Il Long Covid è rappresentato dalla presenza di sintomi nei pazienti guariti dal Covid e con tampone negativo. Non c’è, quindi, solo il Covid. A preoccupare in questa pandemia è anche il Long Covid, ovvero le conseguenze del contagio. Ciò indipendentemente dalla variante contratta dalla persone risultate positive. Nelle strutture Nefrocenter è possibile effettuare la serie completa di esami diagnostici e di laboratorio per verificare le conseguenze del Covid su tutti organi e valutare il loro stato di salute.
Che cos’è Long Covid
Nonostante si siano negativizzate è possibile che le persone possano avere delle difficoltà ancora legate al contagio con il virus. Pur tornando a una vita normale e alla ripresa lavorativa. I sintomi della malattia, quindi, sono persistenti anche in chi è guarito risultando negativo al tampone. In realtà, potrebbe portare ancora i segni della malattia. In questo caso si parla di Long Covid. Non esiste grande differenza tra chi ha avuto sintomi gravi o sintomi lievi durante il contagio, può colpire indifferentemente le persone precedentemente risultate positive.
Tutti i sintomi del Long Covid
I sintomi possono essere anche associati tra di loro. Durano per un breve periodo o sono intermittenti e persistenti e si modificano nel tempo. Hanno una base organica, quindi dipendono da vari fattori. Incide lo stato di salute dell’organo che viene colpito o il modo in cui il virus ha aggredito l’organismo. Può verificarsi dispnea, ad esempio, in chi ha manifestato una polmonite bilaterale interstiziale durante il contagio. Tra i sintomi più noti c’è l’astenia, caratterizzata da stanchezza estrema ed eccessivo affaticamento. Si tratta di una caratteristica fondamentale del Covid, sia durante la fase acuta del contagio che nelle settimane successive. Nel paziente può presentarsi febbre associata a dolori muscolari e articolari, ovvero mialgie e artralgie. La manifestazione dei sintomi può essere anche di natura polmonare: possono presentarsi difficoltà di respirazione, affanno e tosse persistente.
Nessun segnale del corpo va trascurato
Dal punto di vista cardiovascolare il Long Covid può presentarsi in maniera differente. Con tachicardia, senso di oppressione al torace associato a dolore, aritmie e alterazione della pressione arteriosa. Dal punto di vista neurologico è possibile accusare cefalea, per la quale possono risultare anche inefficaci gli antidolorifici. Sintomi sono anche la nebbia cognitiva e la difficoltà di concentrazione. La perdita di gusto e olfatto può restare anche dopo la negativizzazione del paziente, anche se non è stata valutata la presenza di questi sintomi con la variante Omicron. E’ possibile che ci possa essere intorpidimento degli arti o formicolio diffuso. In alcuni casi sono presenti anche disturbi del sonno. Non sono da trascurare i sintomi psicologici come l’ansia e le sindromi ossessivo/compulsivi e la depressione. Presenti sintomi intestinali come i dolori addominali, la nausea, il vomito, il reflusso esofageo e la diarrea.
Sintomi anche dal punto di vista otorinolaringoiatra. Possono manifestarsi acufeni, ovvero ronzii e fischi alle orecchie, difficoltà nella deglutizione, mal di gola e anche disfonia, cioè un’alterazione del tono della voce. Dopo la negativizzazione dal Covid-19 non è escluso che possano anche manifestarsi evidenti sintomi dermatologici. Tra questi la presenza di eruzioni cutanee papulo-squamose, rash morbilliformi, alopecia ed eruzioni orticarioidi.
Trombosi dei vasi polmonari ed embolia fanno invece parte delle alterazioni della coagulazione nei sintomi ematologici. Questi sono tra i più gravi ed hanno avuto un’incidenza, purtroppo, nella prima ondata del contagio. I sintomi a livello renale sono rappresentati dall’ematuria, presenza di sangue nelle urine, e dalla proteinuria, presenza di proteine nelle urine. L’iperglicemia, ovvero la comparsa di diabete, fa invece parte dei sintomi endocrini che provoca il Long Covid.
La durata dei sintomi
Può essere divisa in due fasi la durata dei sintomi da Long Covid. La prima dura da 4 a 12 settimane dopo il contagio da Covid-19. In questo caso viene classificato come Malattia Covid-19 Sintomatica persistente. L’incidenza è di 1 su 4, ovvero riguarda il 25% di coloro che sono stati affetti da Covid. Se i sintomi superano le 12 settimane, ovvero i 3 mesi dal contagio, in quel caso si parla di Sindrome Post Covid-19. L’incidenza, in questo caso, è di 1 su 10. Per tale condizione si parla di sequele. Alcuni studi hanno evidenziato i tempi di follow-up, ovvero quelli nei quali si manifestano i sintomi dopo il contagio. Il 96% delle persone li riscontra nei primi 3 mesi.
Chi colpisce il Long Covid
Il Long Covid può colpire anche chi non ha avuto sintomatologie importanti durante il contagio. E’ possibile, quindi, che anche gli asintomatici possano essere affetti dalla sindrome. I più esposti al Long Covid sono gli anziani, anche per le particolari condizioni di fragilità. La presenza di malattie croniche negli anziani potrebbe favorire l’insorgenza del Long Covid che nei casi peggiori rischia anche di sviluppare disturbi psichici nelle persone di età avanzata.
Tra i soggetti più a rischio ci sono anche coloro che sono obesi o in sovrappeso. Accertato anche che si ha uno sviluppo maggiore nelle donne piuttosto che negli uomini. E’ stato anche stabilito che ha maggiori possibilità di svilupparlo chi è stato ospedalizzato durante il contagio, ma si tratta di una variabile che altri studi smentiscono. E inevitabilmente anche la presenza di patologie croniche, indipendentemente dall’età, ha la sua incidenza. Nei bambini il Long Covid è comunque meno sviluppato. Però, bisognerà attendere la fine della quarta ondata con la variante Omicron per effettuare delle valutazioni. Infatti, prima di allora, erano pochi i piccoli colpiti dal virus.
Quali esami effettuare
Gli esami da effettuare differiscono a seconda dei sintomi. La prima cosa da fare è sottoporsi a un controllo cardiologico con ECG ed ecografia cardiaca. A Nefrocenter è possibile effettuare la visita di controllo con il cardiologo e gli esami strumentali che sono convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale. NEFROCENTERCARDIO
Nei laboratori Nefrocenter si ci può sottoporre all’esame del sangue e delle urine, sempre consigliabile per chi ha contratto il Covid. NEFROCENTERLAB
Successivamente si può prevedere una visita con uno specialista dell’area toracica, come uno pneumologo, effettuando anche delle prove di funzionalità respiratoria. Tra queste, la spirometria. Importante può essere un test del cammino per valutare la capacità di respirazione in movimento ed eventualmente una radiografia o una Tac toracica se si evidenziano problemi. Gli esami rientrano tutti tra le prestazioni e i servizi offerti da Nefrocenter. NEFROCENTER DIAGNOSTICA
In base ai risultati, poi, si può stabilire quale è il percorso migliore per eliminare o alleviare i sintomi del Long Covid.
A CHI RIVOLGERSI
Per poter effettuare tutti gli esami completi per verificare lo stato di salute post Covid è possibile contattare il centralino di Nefrocenter al numero 081.8018837 oppure inviare una mail a info@nefrocenter.it
L’impegno di NefroCenter e di Giovanni Lombardi per la lotta al Covid.