La polmonite è un’infiammazione acuta ai polmoni. Le cause possono essere di natura differente. A causare la polmonite, infatti, può essere un’infezione di natura batterica, virale o fungina. Può manifestarsi in individui di tutte le età, ma negli anziani, nei bambini e in chi ha una debole risposta immunitaria per patologie preesistenti può essere molto pericolosa. La polmonite può portare a complicazioni gravi come l’insufficienza respiratoria, per tale motivo la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica è cruciale per la prevenzione, specialmente nei soggetti a rischio.
Polmonite, i sintomi
Diversi sono i sintomi con i quali può manifestarsi la polmonite che possono essere anche associati tra di loro, complicando ulteriormente il quadro clinico del paziente. La serie di sintomi con i quali si manifesta la malattia è indipendente dall’età del soggetto colpito, anche se negli anziani va aggiunta la confusione mentale che non va confusa con quella che solitamente si manifesta nel periodo del Long Covid.
- Febbre alta e brividi;
- Tosse persistente, spesso con produzione di espettorato;
- Dolore toracico durante la respirazione profonda;
- Affaticamento e debolezza generale;
- Respiro veloce e frequente;
- Confusione, specialmente negli anziani.
I fattori di rischio
Ci sono categorie di persone esposte maggiormente al rischio di contrarre la polmonite. Si tratta dei bambini che hanno meno di 2 anni e gli anziani che superano i 65 anni di età. Inoltre, altre patologie preesistenti aumentano il rischio. Tra queste ci sono il diabete, le malattie cardiache e quelle polmonari. Deve prestare attenzione anche chi ha un sistema immunitario. Sono ad alto rischio i fumatori ma anche coloro che sono esposti al fumo passivo. Secondo le statistiche, nei pazienti ospedalizzati e nelle case di cura la percentuale di persone colpite da polmonite è alquanto elevata.
Attenti al diabete
Considerando che il diabete è uno dei fattori di rischio della polmonite, per tale motivo è importante sottoporsi a controlli di prevenzione diabetologica, perché la malattia respiratoria è una delle sue complicanze. Ogni anno, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete che ricorre il 14 novembre, il gruppo Nefrocenter effettua visita diabetologica ed esame della glicemia in forma gratuita, sia nelle piazze della Campania che al Rome American Hospital di Roma.
Diagnosi ed esami necessari
Per valutare se è in atto una polmonite, il medico potrebbe richiedere esami del sangue per valutare il numero di globuli bianchi presenti nel nostro organismo. Infatti, in caso di infezione, questi diventano superiori rispetto alla media. Inoltre, può essere richiesta una radiografia al torace che, nei casi più gravi, può essere anche effettuata a domicilio, quando il paziente è impossibilitato a muoversi. E per valutare cosa abbia causato la polmonite e trovare la giusta cura, il medico potrebbe anche chiedere l’esame delle secrezioni respiratorie per stabilire quale sia l’agente patogeno che ha causato la polmonite.
Trattamento e cura
A seconda della causa della polmonite, stabilita dagli esami diagnostici e di laboratorio richiesti dal medico, viene stabilita la terapia migliore. Fondamentali, quando si è affetti da questa malattia respiratoria, sono il riposo e l’idratazione, elementi che consentono ai polmoni di recuperare dall’infezione. Se la polmonite è di origine batterica potrebbero essere necessari gli antibiotici per la sua cura. Se di natura virale, invece, il medico procederà con una terapia antivirale e se di origine fungina con dei farmaci antifungini. A questa categoria appartengono:
- Amfotericina B
- Caspofungina
- Flucitosina
- Fluconazolo
- Itraconazolo
- Ketoconazolo
- Miconazolo
- Posaconazolo
- Terbinafina
Con il trattamento tempestivo, la maggior parte delle persone si riprende completamente dopo aver contratto la polmonite.
La Giornata Mondiale della Polmonite
La Giornata Mondiale della Polmonite è stata istituita nel 2009 da Unicef e World Health Organization. Ogni anno sono colpite, nel mondo, 450mila persone, in particolar modo nei Paesi in via di sviluppo. Rimane una delle principali cause di morte, circa 4 milioni di decessi ogni anno che rappresentano il 7% della mortalità mondiale media. Ad essere colpiti sono soprattutto gli adulti che superano i 75 anni e i bambini al di sotto dei 5 anni.