Nuove speranze per le donne affette dal cancro al seno. Grazie alla scoperta del ricercatore salernitano Ersilio Trapanese, componente del team di NefroCenter Research, il gruppo medico specializzato nella ricerca per la nefrologia e dialisi, diabetologia, e cardiologia. Secondo la teoria del medico di Cava de’ Tirreni il tumore al seno potrebbe avere un modello di crescita a spirale per cui la lesione neoplastica mammaria seguirebbe lo stesso modello della fillotassi, della sezione Aurea e della sequenza di Fibonacci, traendo energia di crescita ed espansione dai capillari sanguigni e dallo squilibrio dell’attività bioelettrica delle cellule con influenza dalla gravità.
“Il cancro al seno potrebbe avere un modello di crescita a spirale e un’importante connessione con l’influenza della gravità” quanto sostenuto da Ersilio Trapanese in uno studio pubblicato sull’autorevole rivista scientifica internazionale Translational Medicine Communications & Springer Nature. La ricerca di Trapanese, che vanta anche una importante collaborazione con il professore Giulio Tarro, apre una nuova teoria del cancro a spirale della mammella attraverso lo sviluppo di un modello teorico, un algoritmo predittivo dei tipi istologici e la percentuale di tumori rilevati nella sezione aurea (Golden Ratio Φ) e nella sequenza di Fibonacci. Trapanese ha condotto uno studio per l’identificazione e la caratterizzazione di lesioni mammarie sospette utilizzando una nuova tecnica diagnostica applicata all’ecografia e alla mammografia denominata PhiΦBreast per l’identificazione di lesioni di categoria C4-C5 con alto Valore predittivo positivo (Ppv) nel rispetto dei criteri dell’American college of radiology (Acr) e Breast imaging reporting data system (Bi-Rads ). L’azione della gravità secondo l’intuizione del ricercatore salernitano, assumerebbe un ruolo importante sul movimento di crescita che produce la spirale neoplastica. La ghiandola mammaria, in tal senso, potrebbe rappresentare un interessante modello di geometria frattale umana dove le regole fillotattiche vengono ragionevolmente applicate e dove la deviazione dalla normalità darebbe luogo a disfunzioni.
In base alla teoria del cancro a spirale, in tal senso, la lesione neoplastica mammaria seguirebbe lo stesso modello della fillotassi, della sezione Aurea e della sequenza di Fibonacci, traendo energia di crescita ed espansione dai capillari sanguigni e dallo squilibrio dell’attività bioelettrica delle cellule con influenza dalla gravità. La stessa gravità agisce come stress meccanico sui processi bioelettrici e genetici delle cellule e, insieme alla neoangiogenesi, spinge lo squilibrio strutturale verso la crescita del tumorale. “La missione di questa ricerca scientifica – spiega il medico Ersilio Trapanese – è di informare sia la comunità scientifica globale sia i pazienti affetti da cancro che, grazie allo sviluppo di una nuova tecnologia rivoluzionaria, siamo ora in grado di rilevare il cancro alla mammella in una fase sempre più precoce, aprendo la strada ad una nuova era nella diagnosi, terapia e risoluzione di questa malattia”.
(La Città di Salerno)