Centri di eccellenza di emodialisi in Campania e nel Lazio grazie a Nefrocenter. Il gruppo vanta 54 strutture sanitarie e fin dalla sua fondazione la dialisi ha avuto un ruolo primario. Nefrocenter è un punto di riferimento per i pazienti che hanno un’insufficienza renale cronica grave e devono essere sottoposti a trattamenti di emodialisi.
Centri di eccellenza di emodialisi: dove trovarli
Cercare un centro di eccellenza di emodialisi in Campania e nel Lazio è un’operazione semplice. Per poter scoprire tutti i centri del gruppo bisogna andare nella sezione centri del sito Nefrocenter.it e selezionare quello più vicino alla propria residenza. Nei centri Nefrocenter è possibile effettuare tutte le tipologie di trattamento. I pazienti sono sottoposti a un percorso di cura basato su un altissimo livello qualitativo. Nefrocenter utilizza tecnologie all’avanguardia e di ultima generazione grazie anche alla collaborazione con le principali Università italiane tra cui la Cattedra Unesco della Federico II di Napoli. Il personale sanitario, altamente qualificato, è uno dei valori aggiunti del gruppo.
- Betadial – Cava de Tirreni
- Centro Emodialisi Capodichino – Napoli
- Ce.pi.dial. – Nola
- Cedisan – Arzano
- Centro Nefrologico Polispecialistico – Frattamaggiore
- Diagest – Roma
- Dial Cast – Santa Maria la Carità
- Diam – Maddaloni
- Emodial Center – Napoli
- Eurodial – Napoli
- Gruppo Dialisi Campano – Frattamaggiore
- Iatreion – Caserta
- Ludial – Castelvolturno
- Nefro Trading Nocera
- Nefro Trading Tora e Piccilli – Caserta
- Centro Emodialisi Vesuviana – S. Giuseppe Vesuviano
- Villa S. Andrea – Caserta
- Dial 3 – Arzano
- Dialisi Colleferro – Roma
- Centro Medico Metelliano – Cava de Tirreni
- Procida Dialisi
- GSE – Ischia
- Sodav – Aversa
- Medica San Carlo – Roma
- Dialisi Saturnia – Latina
- Dial Eur – Roma
- Dial Gest – Casoria
Come funziona l’emodialisi
Nei centri di eccellenza di emodialisi di Nefrocenter in Campania e nel Lazio l’emodialisi utilizza un rene artificiale: il dializzatore. La sua funzione è quella di rimuovere le sostanze chimiche, i liquidi in eccesso e le tossine. Il sangue del paziente viene purificato attraverso il dializzatore prima di essere rimesso nell’organismo. Il sangue passa attraverso una fistola, ovvero un vaso sanguigno più grande, creata nel paziente dal medico. Esistono anche altri metodi di accesso qualora i vasi sanguigni non risultino adeguati a una fistola. Il trattamento di emodialisi va ripetuto 3 volte a settimana in ogni paziente e in genere dura intorno alle 4 ore. La professionalità del personale sanitario è fondamentale per i pazienti sottoposti ad emodialisi perché esistono rigide regole per regolarizzare i parametri.
Centri di eccellenza di emodialisi a Nefrocenter: le tecniche
L’emodialisi standard utilizza il principio della diffusione per purificare il sangue del paziente. La diffusione genera il movimento di soluti che vanno dal sangue al dialisato che passa in una membrana semipermeabile. Il paziente ottiene il risultato quando le scorie vanno dal flusso ematico del paziente al dialisato che le elimina. Nefrocenter effettua anche l’Emodiafiltrazione ad Alto Flusso (HDF) che viene praticata nei pazienti con problematiche cardio-vascolari. E’ un sistema che aumenta i vantaggi al paziente perché elimina anche scorie che hanno un peso molecolare più elevato. L’emodiafiltrazione on line (HDF on line) di altissima qualità a Nefrocenter infonde liquidi sterili ed apirogeni con un sistema che fornisce al momento il volume di infusione necessario per la depurazione del sangue del paziente.
AFB e AFB-K
L’Acetate free bio-filtration (AFB) e l’Acetate free bio-filtration con il profilo del K+ utilizzano carichi di infusione ridotti nei centri di emodialisi di eccellenza del gruppo Nefrocenter. E’ riservata ai pazienti che presentano problemi di biocompatibilità del sistema dialitico. Il metodo non prevede tamponi nel bagno dialisi e personalizza l’infusione di potassio e bicarbonato in base al paziente. Per i soggetti instabili dal punto di vista cardiovascolare è una terapia di eccellenza che tiene presenti anche le problematiche di vasculopatia periferica e neuropatia. Si tratta di soggetti che per le loro patologie hanno una predisposizione alle ipotensioni intradialitiche.
La dialisi peritoneale
Nella dialisi peritoneale si utilizza il peritoneo, una membrana che riveste la cavità addominale del nostro corpo e che ricopre gli organi. La membrana che ha tantissimi vasi sanguigni capillari presenta anche dei pori molto sottili che fungono da filtraggio. Nell’addome, attraverso un’incisione, si posiziona un piccolo catetere attraverso il quale viene immesso il liquido dialisato. Questo liquido è composto da sale e glucosio e ha il compito di catturare le scorie espulse da un’altra sacca.