La dermatite da freddo, definita anche pernio, è una reazione infiammatoria cutanea. Tale reazione è causata dall’esposizione al freddo. Nelle regioni climatiche fredde e nelle zone montuose è comune tra gli abitanti. Infatti, la dermatite da freddo è in sostanza una reazione vasomotoria anomala alla basse temperature. Si manifesta quando l’esposizione al freddo provoca vasocostrizione cutanea, che può portare a ischemia e danno tissutale. La predisposizione genetica e i fattori ambientali svolgono un ruolo importante nello sviluppo della malattia.
I sintomi della dermatite da freddo
Diversi sono i sintomi con i quali si manifesta la dermatite da freddo. Questi sono eritema, edema, prurito, dolore e lesioni nei casi più gravi.
- Eritema. Si tratta di un arrossamento della pelle causato da una dilatazione dei piccoli vasi sanguigni, ovvero dei capillari, nella zona interessata. La reazione è spesso associata a un aumento del flusso sanguigno locale, quindi la manifestazione avviene con diverse intensità e sfumature di rosso.
- Edema. L’edema è un accumulo di liquidi negli spazi tra le cellule. Questo accumulo di liquidi provoca un gonfiore visibile, spesso a carico degli arti inferiori, le gambe e i piedi, ma può interessare anche altre parti del corpo come il viso.
- Prurito intenso. La sensazione di prurito intenso è uno dei sintomi più comuni della dermatite da freddo. La reazione infiammatoria della pelle, scatenata dal freddo, stimola le terminazioni nervose che inviano segnali di prurito al cervello. Tra l’altro, la pelle esposta al freddo tende a seccarsi, causando microlesioni che possono scatenare prurito.
- Dolore. Il dolore si manifesta nelle fasi più avanzate della dermatite da freddo. Colpisce in particolar modo alcuni punti che risultano più esposti, come le mani, i piedi, le orecchie e il naso.
- Lesioni. Nei casi più gravi possono comparire vesciche, ulcere e necrosi tissutale.
Le zone più frequentemente colpite, anche in questo caso come avviene per la manifestazione del dolore, sono le mani, i piedi, le orecchie e il naso.
Soggetti a rischio
Alcuni soggetti sono particolarmente a rischio per fattori genetici a sviluppare la malattia. I bambini, ad esempio, hanno la pelle più delicata e sono più esposti al freddo. Anche le persone anziane rientrano tra i soggetti a rischio a causa della riduzione della circolazione sanguigna. Particolare attenzione devono porre i soggetti con patologie vascolari, in particolar modo chi è affetto dalla malattia di Raynaud che è un disturbo della circolazione sanguigna che colpisce principalmente le dita delle mani e dei piedi. A rischio sono anche coloro che affetti da dermatite atopica che predispone allo sviluppo della dermatite da freddo.
I fattori di rischio
Non esistono specifici “popoli” più predisposti alla dermatite da freddo, nel senso di gruppi etnici o razze. Tuttavia, ci sono alcuni fattori che possono aumentare la suscettibilità di un individuo a tale condizione, indipendentemente dalla sua origine etnica.
Fattori di rischio che possono rendere alcune persone più suscettibili:
- Condizioni climatiche. Chi vive in zone con climi molto freddi e umidi è più esposto.
- Occupazioni. Persone che lavorano all’aperto, come agricoltori o pescatori, sono più a rischio.
- Condizioni della pelle preesistenti. Persone con eczema, psoriasi o altre patologie cutanee sono più predisposte.
- Sesso. Sebbene non ci siano dati definitivi, alcune ricerche suggeriscono che le donne potrebbero essere leggermente più colpite.
- Età. Sia i bambini che gli anziani possono essere più sensibili al freddo.
- Circolazione sanguigna. Problemi circolatori possono peggiorare la condizione.
- Farmaci. Alcuni farmaci possono aumentare la sensibilità al freddo.
I soggetti più suscettibili
- Genetica: Una predisposizione genetica può rendere alcune persone più suscettibili a reazioni cutanee al freddo.
- Barriera cutanea: Una barriera cutanea compromessa, come nel caso dell’eczema, rende la pelle più vulnerabile agli agenti esterni, incluso il freddo. L’eczema, noto anche come dermatite atopica, è una condizione infiammatoria della pelle caratterizzata da prurito intenso, arrossamento e secchezza. Può manifestarsi in qualsiasi età, ma è più comune nei bambini.
- Microcircolo: Alterazioni della circolazione sanguigna a livello locale possono peggiorare la risposta al freddo.
Contagiosità della dermatite da freddo
La dermatite da freddo non è contagiosa. È una reazione individuale dell’organismo all’esposizione al freddo e il contatto di altre persone con le parti del corpo in cui si manifesta la malattia non trasferisce batteri.
Diagnosi
La diagnosi di dermatite da freddo si basa principalmente sull’anamnesi del paziente e sull’esame obiettivo. È importante ricostruire l’esposizione al freddo e valutare la presenza di altri fattori di rischio. In alcuni casi, possono essere utili esami di laboratorio per escludere altre patologie dermatologiche. Nelle strutture del gruppo Nefrocenter gli specialisti dermatologi effettuano la diagnosi sul paziente con accuratezza dopo la descrizione dei sintomi e l’esame visivo della pelle.
Esami di laboratorio consigliati
Per approfondire l’origine della dermatite da freddo e aiutare lo specialista a trovare la terapia più indicata è possibile effettuare degli esami clinici. Nei laboratori di analisi del gruppo Nefrocenter è quindi possibile sottoporsi agli esami specifici.
Il dermatologo può richiedere al paziente i seguenti esami:
- Patch test. Il test serve per identificare eventuali allergeni a contatto che possono scatenare o peggiorare la dermatite. Avviene con l’applicazione sulla schiena dei cerotti contenenti diverse sostanze sospette per poi osservare la reazione cutanea dopo 48-72 ore.
- Prick test. Questo test serve per identificare allergie a sostanze inalate, come pollini o acari della polvere.
- Biopsia cutanea. In alcuni casi, può essere necessaria una biopsia cutanea per escludere altre patologie e confermare la diagnosi di eczema.
- Esami del sangue. Possono essere richiesti per valutare la presenza di infezioni, malattie autoimmuni o altre condizioni che possono causare sintomi simili all’eczema.
Altri esami che il medico potrebbe chiedere di effettuare sono:
- Wood’s lamp. Una lampada a luce ultravioletta che può aiutare a visualizzare alcune infezioni fungine associate all’eczema.
- Citologia. Esame microscopico di un campione di cellule prelevato dalla lesione.
Trattamento
Il trattamento della dermatite da freddo ha come obiettivo principale la protezione della pelle dalle basse temperature e l’alleviamento dei sintomi. Le principali terapie includono.
- Protezione dalle basse temperature. Ciò può avvenire indossare guanti, sciarpe e cappelli adeguati che consentono le zone del corpo più esposte a proteggersi.
- Idratazione cutanea. Utilizzare creme emollienti e idratanti per proteggere la pelle.
- Farmaci topici. Corticosteroidi topici per ridurre l’infiammazione e antistaminici per alleviare il prurito.
- Fototerapia. In casi più gravi, può essere utile l’esposizione a radiazioni ultraviolette.
Prevenzione della dermatite da freddo
La prevenzione della dermatite da freddo è quindi fondamentale. I dermatologi consigliano di proteggere la pelle dalle basse temperature, utilizzare creme idratanti e protettive ed evitare sbalzi termici. E’ anche importante seguire una dieta equilibrata e smettere di fumare.