Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una patologia nota con il nome di lupus. Si tratta di una malattia autoimmune cronica che colpisce diversi organi e tessuti del corpo. Si manifesta perché il sistema immunitario piuttosto che attaccare gli agenti estranei come i virus o i batteri, risponde contro i tessuti sani dell’organismo stesso, in maniera errata, generando nel soggetto che ne è affetto infiammazioni e problematiche di natura fisica che lasciano veri e propri danni. Questo processo è chiamato, in sostanza, autoimmunità.
Il sistema immunitario produce anticorpi diretti contro il proprio DNA, proteine nucleari e altre componenti cellulari. Questi anticorpi vengono chiamati autoanticorpi i quali attaccano i tessuti sani, provocando lo stato infiammatorio che diventa cronico e che può colpire diversi organi e sistemi del corpo. A sua volta, l’infiammazione a lungo termine può danneggiare i tessuti e gli organi colpiti, causando una vasta gamma di sintomi.
Le cause del lupus eritematoso sistemico
Le cause esatte del lupus non sono ancora del tutto chiare. Diverse teorie ritengono che una combinazione di fattori genetici e ambientali possa innescare la malattia in persone già predisposte.
I fattori di rischio
Esistono fattori che possono incrementare il rischio di contrarre il lupus eritematoso sistemico. Premesso che le donne sono più colpite degli uomini, solitamente la malattia si manifesta più frequentemente tra i 15 e i 44 anni. Le persone di origine afroamericana, ispanica e asiatica hanno un rischio maggiore, ma anche una predisposizione genetica aumenta le probabilità di essere colpiti. In alcuni casi, invece, possono essere determinanti alcuni fattori ambientali, come l’esposizione ad alcuni farmaci o le infezioni virali che possono scatenare la malattia in persone predisposte.
I sintomi
Quando si viene colpiti dal lupus, i sintomi variano da persona a persona e soprattutto possono manifestarsi sia in maniera graduale che all’improvviso. I sintomi più comuni sono caratterizzati da:
- Affaticamento cronico. E’ tra i sintomi più caratteristici che si presenta fin dalle prime fasi della malattia.
- Febbre. Non è eccessiva, spesso di basso grado, ma è persistente.
- Perdita di peso. E’ associata alla diminuzione dell’appetito e non scaturisce in maniera volontaria.
- Artralgia e artrite. I dolori articolari e l’infiammazione alle articolazioni colpiscono maggiormente mani e polsi.
- Eruzione cutanea. Si presenta il “rash a farfalla” sul viso. Interessa sia le guance che il naso. Possono esserci anche altre tipologie di eruzioni cutanee, ma il “rash a farfalla” è quello più caratteristico.
- Sensibilità alla luce solare. I sintomi peggiorano dopo l’esposizione al sole.
- Ulcere orali. Piccole ulcere che si formano all’interno della bocca provocando bruciore e dolore, oltre che difficoltà durante la masticazione.
- Alopecia. La perdita di capelli, anche in maniera cospicua, è tra i sintomi della malattia.
- Infiammazione ai polmoni. Il lupus può causare difficoltà respiratorie e dolore al torace.
- Problemi renali. La malattia può danneggiare i reni, portando a insufficienza renale nei casi più gravi.
- Disturbi neurologici. La manifestazione principale è il mal di testa, ma si verificano anche vertigini, convulsioni e altri disturbi neurologici.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi del lupus può essere complessa, poiché i sintomi possono sovrapporsi a quelli di altre malattie. Il medico effettuerà una valutazione clinica, richiederà esami del sangue specifici e potrebbe eseguire altri test, come biopsie o esami radiologici, per confermare la diagnosi. Tali esami è possibile effettuarli nei laboratori Nefrocenter oppure recandosi nelle strutture del gruppo. Le case di cura e gli ospedali possono effettuare esami in grado di diagnosticare accuratamente la presenza della malattia autoimmune.
I trattamenti per il lupus
Il trattamento del lupus è personalizzato e dipende dalla gravità della malattia. Il medico valuta quali sono gli organi coinvolti prima di stabilire una cura. In genere, il trattamento mira a controllare l’infiammazione, ridurre i sintomi e prevenire danni agli organi. Per questo, i farmaci più comunemente utilizzati sono i corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e i farmaci antimalarici, utili per controllare l’attività della malattia. Possono essere prescritti al paziente anche immunosoppressori che servono, appunto, per sopprimere il sistema immunitario.
Il lupus eritematoso sistemico è una malattia antica
Il termine “lupus” deriva dal latino e significa “lupo”. Questo nome è stato dato a causa del caratteristico eritema a forma di ali di farfalla che spesso compare sul viso dei pazienti, ricordando i morsi di un lupo. Sebbene sia stata classificata come malattia autoimmune nel XX secolo, ci sono evidenze di condizioni simili al lupus descritte in antichi testi medici. E nonostante gli anni di ricerca, le cause precise del lupus rimangono sconosciute. Si sospetta un’interazione complessa tra fattori genetici, ambientali e ormonali. Ogni persona con lupus ha una malattia unica, con sintomi e gravità che variano notevolmente. Questo è spesso paragonato all’effetto farfalla: una piccola variazione iniziale può portare a grandi differenze nei risultati finali.
Esiste anche un’antica credenza popolare che associa il lupus alla luna, forse a causa della sensibilità di alcuni pazienti ai cicli lunari. Molte persone con lupus trovano sollievo dal freddo. Il freddo può ridurre l’infiammazione e attenuare alcuni sintomi. Non esiste una dieta specifica per il lupus, ma alcuni studi suggeriscono che una dieta antinfiammatoria può aiutare a gestire i sintomi. Inoltre, gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento può essere utile. La gravidanza, invece, può influenzare l’attività della malattia, sia positivamente che negativamente.