Il tumore al seno è il carcinoma diagnosticato con più frequenza nelle donne in Italia. Secondo recenti studi il tumore al seno colpisce una donna ogni 9 nell’arco della vita. È il tumore più frequentemente diagnosticato. Nel 2022 il tumore della mammella ha registrato 55.700 casi, +0,5% rispetto al 2020.
Il tumore al seno: i fattori di rischio
I principali fattori di rischio del tumore al seno sono:
- L’età (la maggior parte di tumori del seno colpisce donne oltre i 50 anni);
- Fattori riproduttivi e ormonali (un periodo fertile breve, come la prima mestruazione tardiva e menopausa precoce o una gravidanza in giovane età sono protettive, così come l’allattamento al seno).
- Fattori dietetici e metabolici.
- Pregressa radioterapia a livello toracico.
- Precedenti displasie o neoplasie mammarie.
- Familiarità ed ereditarietà.
- Fattori genetici e costituzionali.
L’origine ereditaria
Il 7% dei tumori al seno che ha origine ereditaria. Deriva dalla presenza di mutazioni nel DNA, che in alcuni dei casi interessano i geni BRCA 1 o BRCA 2. La ricerca ha identificato altri fattori, ma modificabili, come lo stile di vita. Tra gli stili di vita dannosi, per esempio, c’è un’alimentazione povera di frutta e verdura e ricca di grassi animali, l’abitudine al fumo e una vita particolarmente sedentaria.
Screening essenziali per il tumore al seno
Grazie agli screening per la diagnosi precoce e alle ultime scoperte in campo medico, tra queste va citata quella del ricercatore salernitano Ersilio Trapanese, Presidente di NefroCenter Research, il gruppo sanitario specializzato nella ricerca per la nefrologia e dialisi, diabetologia, cardiologia, neurologia, riabilitazione, diagnostica per immagini e di laboratorio e biologia molecolare e genetica, pubblicata sul Translational Medicine Communications & Springer Nature, si è in grado di rilevare il cancro alla mammella in una fase sempre più precoce, aprendo la strada ad una nuova era nella diagnosi, terapia e risoluzione della malattia.
Le statistiche
Di tumore del seno oggi si muore meno che in passato, grazie alla prevenzione. Tutto merito della diagnosi precoce che permette di individuare la malattia già a uno stadio iniziale. La ricerca avanzata di segnali che consentono di diagnosticare tumori sempre più curabili, diventa la condizione essenziale per diminuire la mortalità legata al tumore della mammella. La mammografia resta, insieme all’ecografia, il primo strumento per intercettare la malattia. La mammografia, l’ecografia, la risonanza magnetica sono gli strumenti diagnostici che permettono di raggiungere diagnosi di tumore al seno, ancora prima di sintomi e segnali rilevabili.
Mammografia a Napoli con Nefrocenter
A Nefrocenter diagnostica, grazie alla Mammografia digitale, è possibile eseguire periodicamente l’esame. Nello specifico, consente l’individuazione di noduli o altri “segnali” pre-cancerosi, attraverso opacità irregolare, sfumata o spiculata, microcalcificazioni polimorfe, distorsione ghiandolare, asimmetrie di densità. La mammografia digitale viene effettuata con un’apparecchiatura che espone la paziente a una dose ridotta di radiazioni ionizzanti, eliminandone il 97%. Grazie a una maggiore sensibilità, consente inoltre di ottenere una migliore qualità di dettagli clinici. Il supporto ergonomico e riscaldato rende l’esame meno fastidioso. Inoltre ha una maggiore risoluzione grafica che permette anche di compensare eventuali errori di esposizione, con una misurazione volumetrica oggettiva della densità della mammelle per una valutazione più precisa. Riduce inoltre i tempi dell’esame e consente un teleconsulto tra specialista e paziente, rendendo il processo rapido ed efficace. (come prepararsi all’esame).
Prevenzione fondamentale
Grazie alla mammografia la maggior parte dei tumori maligni mammari è diagnosticata in fase iniziale. Ciò quando il trattamento chirurgico può essere più spesso conservativo e la terapia adottata più efficace, permettendo di ottenere sopravvivenze a 5 anni molto elevate. Secondo AIRC, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro, la prevenzione del tumore del seno deve cominciare a partire dai 20 anni di età. Servono controlli annuali del seno e una visita senologica eseguiti da uno specialista. Vanno associati alla mammografia biennale dopo i 50 anni o all’ecografia, ma solo in caso di necessità, in donne giovani.
*Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione AIOM, Osservatorio Nazionale Screening (ONS), PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP), raccolto nel volume “I numeri del cancro in Italia 2022”
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