Influenza australiana che si abbatte sugli italiani. Si stima di circa 250mila persone al giorno colpite da questo virus. Un numero impressionante che vedrà il picco dei contagi nel periodo natalizio. Ciò che impressiona è che, secondo le stime, si raggiungerà il picco più alto di soggetti colpiti da influenza stagionale rispetto agli ultimi 15 anni.
Influenza australiana: i sintomi
Esistono due diverse forme di influenza australiana. Alcune forme influenzali durano una settimana con febbre, anche alta, dolore alle ossa, mal di gola, raffreddore e inappetenza. Nelle forme più aggressive, la febbre è molto alta ed è associata a sintomi respiratori come asma e problemi grastrointestinali. Invece, esiste anche una variante che porta a sintomi non associati a febbre nel primo giorno, poi l’influenza ritorna con la classica sintomatologia. Si tratta del virus Darwin che colpisce nella sua fase di incubazione che dura 1-2 giorni.
La terapia
Le cure per l’influenza australiana sono le stesse che si utilizzano per altri tipi di influenza. La febbre, che in alcuni casi può essere molto alta, impone l’assunzione di antipiretici. E’ assolutamente vietato prendere antibiotici, a meno che non sia il medico ad effettuare la prescrizione. Ciò avviene solo nel caso in cui si accerta una complicazione di natura batterica. E’ giusto ribadire che contro i virus gli antibiotici non hanno alcun effetto e la loro assunzione in maniera inadeguata genera delle resistenze.
I soggetti più a rischio
Anziani, soggetti fragili e donne in gravidanza sono i soggetti più a rischio che possono accusare i sintomi peggiori, ma ad essere colpiti maggiormente sono i giovani adulti. Tra l’altro, si tratta di una fascia di popolazione che è impegnata nella produttività del Paese e i tanti casi in contemporanea possono creare delle problematiche alle aziende, soprattutto nel periodo di picco stagionale che è previsto a Natale. La situazione, comunque, non migliorerà di molto a gennaio, anche se una parte sarà già immunizzata. L’influenza australiana viene prevenuta con il vaccino antinfluenzale. Non c’è alcuna controindicazione con la dose del vaccino anticovid, quindi è possibile effettuare entrambe le vaccinazioni nella stessa stagione.
Come proteggersi dall’influenza australiana
E’ importante sempre proteggersi da virus e batteri nella vita di tutti i giorni. La mascherina rimane la barriera più efficace perché blocca l’accesso delle micro particelle di saliva che si diffondono nell’aria e che rappresentano il principale veicolo di contatto. In questo caso si parla anche di contagio diretto. Quando si parla, si starnutisce o si tossisce, si espellono delle goccioline invisibili di saliva che vanno a colpire le vie respiratorie degli soggetti che sono nelle vicinanze. Nei luoghi affollati, come i mezzi pubblici o i luoghi sedi di eventi e manifestazioni, il rischio di contagio è più elevato. In assenza della mascherina può essere utilizzata una sciarpa, che oltre a proteggere dal freddo mantiene il giusto grado di umidità della mucosa che produce muco creando una barriera. Nelle condizioni in cui c’è aria secca, magari per il troppo caldo generato dai condizionatori, il rischio di contrarre il virus è maggiore.