Kraken è la nuova variante del Covid che è stata individuata in diversi Paesi del mondo. E’ una variante di Omicron che si sta diffondendo rapidamente. Già dal nome lascia intendere i timori che ci sono intorno alla sua diffusione. Infatti, Kraken prende il nome di un mostro marino gigantesco che ha la forma di una piovra gigante. Proprio come una piovra, la sua diffusione può avvenire su più fronti e ciò tiene vigili gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Per ora, la sua pericolosità è quella di Variante di Interesse (VOI) e non di Variante di preoccupazione (VOC). Il monitoraggio della variante in questo momento è costante e l’OMS raggruppa le informazioni da tutti i Paesi nei quali è individuata.
Kraken: cos’è
Kraken è una variante del Covid-19, la pandemia che ha portato a chiusure e limitazioni a partire dal 2020. Si tratta di una forma mutata di Omicron ed è molto diffusiva tra i soggetti che ne entrano in contatto. Deriva da Gryphon e Cerberus, le varianti diffuse in particolar modo negli Stati Uniti che hanno colpito ben il 41% dei positivi dello stato di New York. Kraken e Gryphon hanno molto in comune dal punto di vista scientifico, in particolare la contagiosità, in quanto la nuova variante è facilmente trasmissibile. Il codice scientifico assegnato a Kraken è XBB.1.5. La sua principale diffusione sta avvenendo in Cina e negli Usa.
I sintomi di Kraken
La sintomatologia di Kraken è abbastanza comune, anche con le varianti che l’hanno preceduta, ovvero Cerberus e Gryphon. La differenza è che la nuova variante resiste di più alle difese immunitarie e ha una maggiore capacità di eludere gli anticorpi che non riescono più ad essere un forte scudo. Non si hanno sintomi gravi nei soggetti colpiti poiché gli anticorpi neutralizzanti, che sono stati indotti nel nostro corpo attraverso i vaccini, riconoscono più elementi del virus. Nelle persone con copertura vaccinale adeguata si attivano i linfociti T che evitano una grave sintomatologia, riducendo gli effetti del contagio a quelli simili a un’influenza di stagione. I sintomi di Kraken sono:
- Tosse
- Mal di Gola
- Dolori reumatici
- Dolori articolari
- Stanchezza
- Spossatezza
I comportamenti da adottare quando si manifestano i sintomi
La prima cosa da fare è proteggere gli altri indossando immediatamente la mascherina. Anche se siamo convinti di avere un semplice raffreddore. E’ il primo passo per evitare che ci sia un contagio diffuso qualora successivamente si scopra la positività al Covid. Una forma di cautela che non costa nulla ma che evita tantissimi contagi sia nella cerchia familiare che lavorativa, nonché delle amicizie e sociale. La mascherina deve essere tenuta negli ambienti pubblici, sui mezzi di trasporto e negli ambienti affollati, sia al chiuso che all’aperto. Inoltre, è opportuno che negli ambienti chiusi, a scuola e negli uffici ad esempio, ci sia un continuo ricambio d’aria. L’aria secca che può essere generata dalla presenza del riscaldamento negli ambienti chiusi può favorire la diffusione. L’igiene è un aspetto fondamentale perché i batteri che si depositano sulle mani possono essere veicolati ad altre persone.
Sottoporsi al tampone alla comparsa dei sintomi
Quando si presentano i sintomi, è necessario sottoporsi immediatamente a un tampone, anche rapido, da ripetere se i sintomi persistono pure nei giorni successivi. Purtroppo, la variante Kraken del Covid può essere confusa con una comune influenza, come l’australiana, e ciò potrebbe indurre le persone che manifestano comunque sintomi a non sottoporsi allo screening dei tamponi, essenziale per evitare il contagio di altri soggetti in caso di positività.
La contagiosità di Kraken
Kraken è una variante ritenuta molto contagiosa. Secondo i primi studi, non effettuati in Italia, i soggetti colpiti potrebbero infettare fino a 15 persone. Se confrontato con il grado di trasmissibilità delle precedenti varianti è un numero da considerare importante. I virologi la ritengono una variante sia infettiva che immonoevasiva, perché ostacola in parte gli anticorpi che sono stati prodotti dal vaccino o dalla guarigione da chi è stato già contagiato. Fortunatamente, la copertura vaccinale riesce a proteggere dai sintomi gravi ed evitare ospedalizzazioni e decessi. E’ il vaccino bivalente quello più efficace nella produzione di anticorpi e che crea uno schermo di fronte alla contagiosità della variante, schermo che consente comunque al Covid di infettare il soggetto ma senza la diffusione di sintomi gravi.
Dove si sta diffondendo Kraken
Due i Paesi di maggior diffusione della variante Kraken che in Cina e Stati Uniti raggiunge numeri impressionanti. Nel Paese asiatico attivati i protocolli della prima ondata di Covid. Infatti, in Cina le autorità hanno disposto la chiusura di intere province. Negli Stati Uniti, invece, il CDC, ovvero il Centres for Disease and Prevention, monitora costantemente la situazione. I contagi, purtroppo, in una settimana sono più che raddoppiati per l’alta contagiosità. La nuova variante ha raggiunto anche l’Europa. In totale in 29 gli Stati del mondo nei laboratori hanno registrato casi di contagio. Anche in Italia è già presente, ma non in maniera eccessiva anche se l’Istituto Superiore di Sanità sta monitorando l’andamento del contagio. Il primo caso si è verificato a Brescia. Con il nuovo Governo, la diffusione dei dati avviene settimanalmente e non più ogni giorno. Gli ultimi due periodi a confronto hanno registrato un importante aumento dei contagi.
La terapia da adottare in caso di contagio
Quando effettuiamo un tampone e indica la positività al Covid, la prima cosa da fare è mettersi in isolamento e contattare il medico. In Italia, l’isolamento è di almeno 5 giorni che vanno ampliati per i successivi 2 giorni che seguono la conclusione dei sintomi. Il medico di base potrebbe prescrivere un antivirale nel momento in cui il tampone riscontra la positività al Covid. Secondo il New England Journal, che ha pubblicato uno studio scientifico, il Paxlovid che ha come principio attivo il Nirmatrelvir ha avuto efficacia sulle varianti di Omicron. Fondamentale, da parte chi è positivo, non prendere iniziative nell’assunzione di medicinali, ma contattare il medico di base nel momento in cui si riscontra la positività al Covid attraverso il tampone.
Il test sierologico per conoscere gli anticorpi anti Covid-19
Per conoscere se si è esposti alla variante Kraken bisogna sottoporsi al test sierologico del livello degli anticorpi Covid-19. Il test serve a misurare il dosaggio quantitativo degli anticorpi totali (IgG, IgA, IgM) anti-RBD della subunità S1 della proteina Spike. Calcola, appunto, gli anticorpi che vietano alla proteina Spike che si trova nel Covid di legarsi alle cellule del nostro corpo e dare il via al processo di infezione. Attraverso questo test che si può effettuare a Nefrocenter Lab, è possibile conoscere il grado di immunizzazione, ma non quando c’è stato il contagio se si tratta di un soggetto che non era a conoscenza della sua positività. Il gruppo Nefrocenter con il suo fondatore, l’imprenditore Giovanni Lombardi, ha da sempre sostenuto la ricerca contro il Coronavirus.