La sindrome di Tourette ha una manifestazione evidente, con tic motori e vocali involontari e ripetuti. Si tratta di un disturbo neurologico che si manifesta in modi diversi. Chi ne è affetto mostra continuamente schiarimenti di gola o movimenti oculari, fino a vocalizzazioni complesse o movimenti più elaborati.
Le cause della sindrome di Tourette
I ricercatori non hanno ancora identificato con precisione le cause esatte della sindrome di Tourette. La teoria ritiene che siano diversi i fattori scatenanti, tra cui:
- Genetica. La componente genetica nella sindrome di Tourette può essere una causa in quanto alcuni geni possono predisporre le persone a sviluppare questa condizione.
- Neurotrasmettitori. L’alterazione dei neurotrasmettitori nel cervello, come la dopamina, può contribuire allo sviluppo dei tic.
- Infezioni o traumi. I sintomi potrebbero essere scatenati, secondo una teoria, da infezioni o traumi cranici nei soggetti già predisposti.
I sintomi
I sintomi più comuni della sindrome di Tourette possono essere più o meno evidenti.
- Tic motori. I sintomi che si manifestano con evidenza sono lo sbattimento delle palpebre, schiarirsi la gola, fare smorfie, contorcere il corpo. Inizialmente hanno bisogno di un’analisi di uno specialista.
- Tic vocali. La manifestazione della sindrome porta chi ne è affetto a emettere suoni improvvisi, ripetere parole o frasi, schiarirsi la voce.
- Comorbilità. Può essere associata ad altri disturbi, come quello da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), disturbi ossessivi-compulsivi (OCD) e ansia.
A quale specialista rivolgersi
In caso di sospetta sindrome di Tourette, è fondamentale rivolgersi a uno specialista che potrebbe essere sia un neurologo che uno psicologo del gruppo Nefrocenter. Il neurologo, in particolar modo, è lo specialista più indicato per la diagnosi e il trattamento di questa condizione. Invece, l’ausilio di uno psicologo può essere importante quando si associano altri fattori come l’ADHD (deficit di attenzione/iperattività) o l’OCD (disturbi ossessivi-compulsivi).
Gli esami da effettuare
La diagnosi della sindrome di Tourette si basa principalmente sull’osservazione dei sintomi. Fondamentale risulta la descrizione dei tic da parte del paziente e dei familiari. Tuttavia, lo specialista può richiedere alcuni esami per escludere altre cause e valutare la presenza di disturbi associati alla patologia. Possono essere richiesti, infatti, esami del sangue per escludere altre patologie. In alcuni casi, il neurologo chiede una risonanza magnetica (RMN) per valutare la struttura del cervello oppure una tomografia a emissione di positroni (PET) per studiare il funzionamento del cervello.
Le cure e i trattamenti
Purtroppo, ad oggi non esiste una cura definitiva per la sindrome di Tourette. Eppure, ci sono diverse opzioni terapeutiche che aiutano chi ne è affetto a gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita.
Quali sono ad oggi le terapie che aiutano ad affrontare la sindrome:
- Terapia comportamentale. L’inibizione abituale e la desensibilizzazione sistematica rappresentano tecniche che possono aiutare a ridurre la frequenza e l’intensità dei tic.
- Farmaci. Per ridurre i tic vengono utilizzati farmaci che trattano i disturbi come l’ADHD (deficit di attenzione/iperattività) o l’OCD (disturbi ossessivi-compulsivi).
- Terapia di gruppo. Il supporto psicologico è utile per affrontare le difficoltà emotive e sociali associate alla sindrome di Tourette.